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Un raccolta che si legge come un romanzo, in cui ogni racconto è un capitolo dell'amicizia e della collaborazione tra Michele D'Arcangelo, lo "sbirro", e Luca Corsini, l'investigatore privato. Dalla prefazione di A. Fassio (autrice de Il Giallo Mondadori): Cinque racconti. Cinque storie venate di malinconia come si conviene al noir classico. Il filo rosso che unisce tra loro i vari racconti è la storia di una amicizia virile. Luca Corsini, investigatore privato, e Michele D'Arcangelo, dirigente della Mobile di Ravenna, sono amici di vecchia data. L'uno con la propensione a cacciarsi nei guai, l'altro con una gastrite frutto di tutti gli anni passati a fare lo sbirro. Personaggi di chiara ispirazione noir, con illustri predecessori, da Sam Spade per Corsini a Maigret per D'Arcangelo. L'uno con il gusto raffinato per la musica, l'altro accanito fumatore di toscani. Entrambi con un gran fiuto per le indagini. I nostri due protagonisti si muovono in un universo di strade bagnate dalla luce dei lampioni e dalla nebbia che azzera le distanze e disorienta. Si parla di Ravenna ma la Ravenna di "bella presenza", quella dei mosaici e della tomba di Dante, non compare.